programma 23 > 26 marzo

26 marzo | ore 19

Sala dei Cavalli di Palazzo TE 

STRUCTURING THE SILENCE

QUARTETTO PRISMO

FRITZ HAUSER batteria e percussioni

SERGIO ARMAROLI vibrafono e computer tape

MARTINA BRODBECK violoncello

FRANCESCA GEMMO pianoforte

p r o g r a m m a


Sergio Armaroli

Structuring the silence: the garden (2023)  prima esecuzione 


John Cage (1912-1992) 

Four 6 (1992) 

Il progetto del Quartetto Prismo, formazione italo-svizzera, propone due lavori che intendono offire una lettura esemplare di una certa pratica improvvisativa nata in seno all’avanguardia musicale. E’ infatti l’ultimo Cage che, al culmine della suo percorso creativo, crea opere in cui sono indicati esclusivamente campi di altezze e durate approssimative, richiedendo agli esecutori di un interagire liberamente con il materiale sonoro che si ritrovano di volta in volta a manipolare. 

In questa dimensione delicata, ai margini del silenzio, che rimanda al background filosofico di Cage, influenzato dalla filosofia zen, l’apporto degli esecutori si traduce, come dice Andy Hamilton nelle note di sala del cd Structuring the silence pubblicato per Hat Hut nel 2020 «in una musica che forse suona improvvisata, ma trasmette la giustezza e la certezza della composizione più persuasiva. L’argento vivo e le delicate figurazioni pianistiche di Gemmo, il vibrafono sonoro di Armaroli, il violoncello classico e jazz di Brodbeck e le percussioni proteiformi, a volte esplosive di Hauser creano un mondo sonoro liminale».

Fritz Hauser sviluppa programmi solistici per batteria e percussioni, che esegue in tutto il mondo. La sua attività è caratterizzata da un approccio interdisciplinare con architettura, teatro, danza. Ha al suo attivo composizioni per ensemble e solisti, installazioni sonore, lavori di improvvisazione, musica da film. 


La poetica di Sergio Armaroli, dopo regolari studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e il Conservatorio G.Verdi di Milano, abbraccia molteplici ambiti espressivi alla costante ricerca di una unità dell’esperienza. Si dichiara pittore, percussionista concreto, poeta frammentario e artista sonoro oltre a fondare il proprio operare all’interno del “linguaggio del jazz” e dell’improvvisazione totale come “estensione del concetto di arte”. Concentrato su una scritturalità diffusa, consapevole di essere produttore “di-segni”, dove l’invenzione verbale è “gesto poetico”, nella vita è costretto a uno sforzo pedagogico costante. 


Martina Brodbeck è nata a Basilea e ha studiato violoncello alla Musikakademie Basel con Thomas Demenga. Dopo un ulteriore corso presso il Koninklijk Conservatorium Den Haag con Michael Müller, ha conseguito il diploma di concerto con lode presso la Hochschule für Musik und Theater Biel/Bern con Conradin Brotbek; membro della Basel Sinfonietta e violoncellista solista dell’Argauer Kammerorchester. È particolarmente attiva nel campo della musica contemporanea e suona con ensemble di musica da camera in Europa, Asia e Stati Uniti. Ha effettuato registrazioni radiofoniche e cd.


Francesca Gemmo è pianista e compositrice. L’attenzione a percorsi di sperimentazionee improvvisazione ha favorito la sua collaborazione con autorevoli artisti quali Andrea Centazzo, Brunhild Meyer-Ferrari, Fritz Hauser, Steve Piccolo, Giancarlo Schiaffini, Elliott Sharp. Come compositrice ha pubblicato diverse partiture (Da Vinci Edition, Salatino Edizioni e Berbèn) ed ha al suo attivo diverse esecuzioni ad opera di importanti solisti ed ensembles come Irvine Arditti, Luca Avanzi, Sergio Scappini, Divertimento Ensemble, Trio Matisse; inoltre le sono stati commissionati lavori da autorevoli strumentisti come il chitarrista Magnus Andersson e il saxofonista Daniel Kientzy. Sta registrando per Da Vinci Classics l’opera per pianoforte di John Cage.

BIGLIETTI: € 10

Durata: 70'